Natura
Le sorgenti del Rubicone si raggiungono percorrendo l’itinerario n.4. Si trovano in un piccolo spiazzo tra i boschi particolarmente indicato per una sosta e attrezzato per i picnic.
Il fiume Rubicone è simbolicamente legato alla storia della civiltà umana: quando Giulio Cesare l’11 gennaio del 49 a.C. lo attraversò in armi, pose fine al al governo repubblicano e diede inizio a un impero che avrebbe influenzato il mondo per i secoli successivi.
Dalle sorgenti del Rubicone si giunge facilmente al noto Passo dei Meloni, un caratteristico crinale da cui la vista spazia in tutte le direzioni
Le Marmitte dei Giganti si raggiungono percorrendo l’itinerario n.13 o l’itinerario n.14.
Montetiffi fa parte di un’area naturalistica protetta, caratterizzata da un notevole corredo faunistico e vegetale. La zona è attraversata dal Torrente Uso, che manifesta aspetti di erosione molto interessanti e spettacolari: in alcuni punti, ad esempio nella zona intorno al Ponte Romanico, l’acqua scorre fra piccole e suggestive gole dette “Marmitte dei Giganti”, formatesi nel corso dei secoli per l’azione abrasiva dei ciottoli; esse danno al paesaggio un carattere quasi lunare. Con la bella stagione è possibile fare il bagno e prendere il sole.
Il Nocciolo centenario si raggiunge percorrendo l’itinerario n.11, un circuito ad anello che gira intorno alla frazione di Savignano di Rigo.
Il località Aia Bella sorge un Nocciolo plurisecolare (Corylus Colurna o Nocciolo di Costantinopoli) alto ben 25,30 m e con una circonferenza al tronco di 3,5 m. In base alle conoscenze attuali risulta essere, tra gli alberi di questa specie recensiti ufficialmente, il nocciolo più alto del mondo. L’ampiezza della chioma e la circonferenza del fusto testimoniano che l’albero è anche estremamente vecchio, certamente uno dei più vecchi al mondo tra tutti gli esemplari conosciuti di Corylus Colurna. Attualmente è in buone condizioni di salute. Questa particolare specie di nocciolo ha una crescita molto lenta ma col tempo raggiunge un’altezza media di 12-15 metri, superiore a quella delle altre specie di nocciolo. In estate produce frutti edibili.
La vasca dei tritoni si raggiunge percorrendo l’itinerario n.9 o l’itinerario n.16, attraverso una breve deviazione dal sentiero principale. In un vascone di pietra di origine naturale vivono vari esemplari di Tritoni (Triturus carnifex): si tratta di piccoli e simpatici animaletti anfibi, simili a salamandre. Essi vivono solamente in acque ferme caratterizzate dall’assenza di pesci e di inquinamento. E’ importante non alterare l’ambiente in cui vivono i Tritoni per non pregiudicarne la sopravvivenza.
Il Passo dei Meloni si attraversa percorrendo l’itinerario n.5 o l’itinerario n.6. È un lungo e spettacolare crinale, bianchissimo di giorno quando illuminato dal pieno sole, quasi azzurro la notte quando illuminato dalla luna. Unisce la Valle del Savio e la Valle del Rubicone e percorrendolo si possono ammirare bellissimi scorci panoramici che arrivano fino al mare. La zona è caratterizzata dalla presenza di numerosi calanchi, peculiari formazioni geomorfologiche di erosione prodotte dal dilavamento delle acque in terreni argillosi con scarsa copertura vegetale.
All’entrata del piccolo abitato di Montepetra, subito all’inizio dell’itinerario n.10, è possibile ammirare i cosiddetti “Sassoni”, rocce sedimentarie composte di sabbia, ghiaia, detriti e resti di organismi animali e vegetali. I geologi ritengono che la loro formazione risalga a vari milioni di anni fa. La particolarità dei “Sassoni” è la presenza in essi di grandi conchiglie fossili, che richiamano turisti e ricercatori.
Il Parco San Donato, in frazione Vignola, si raggiunge percorrendo l’itinerario n.2 o l’itinerario n.3.
Il parco è dotato di un percorso panoramico naturalistico e di uno spazio riunione in muratura e legno.
Vi si trovano due “concavità” realizzate in base a disegni di Leonardo Da Vinci: si tratta di incavature coniche scavate nel terreno che servivano anticamente ad amplificare i suoni dei corni; i pastori romagnoli a quel tempo le usavano per comunicare a grandi distanze. Alla base delle cavità gli utenti possono attivare la propagazione acustica di suoni tradizionali, simili a quelli emessi con i corni dai pastori del Cinquecento.