Monumenti

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Percorrendo l’itinerario n.2 o l’itinerario n.3 si passa per il bel Parco San Donato di Vignola, dove sono presenti due “concavità”, incavature coniche scavate nel terreno che servivano nel Rinascimento ad amplificare i suoni dei corni; i pastori romagnoli a quel tempo le usavano per comunicare a grandi distanze. Alla base della struttura è presente un pulsante che può attivare il meccanismo sonoro; è così possibile riascoltare quegli antichi suoni.
Le concavità sono state realizzate basandosi sui disegni del grande artista e scienziato Leonardo da Vinci (1452-1519) che nel 1502 visitò la Romagna. I fac-simili di questi disegni, insieme ad altri, sono conservati nel “Museo Leonardo da Vinci e la Romagna”, all’interno del Palazzo della Cultura di Sogliano al R.

L’itinerario n.11 passa davanti al piccolo cimitero di Savignano di Rigo. In esso si erge la grande tomba dedicata a Decio Raggi, prima medaglia d’oro al valor militare della Prima guerra mondiale. Nello stesso cimitero riposa Gregorio Buda, nipote di Decio Raggi, perito eroicamente durante la Seconda guerra mondiale. Il Museo della Linea Christa di Sogliano raccoglie vari reperti che raccontano la loro storia. Sono stati pubblicati anche due libri che raccontano approfonditamente la vita di questi due uomini, che si sono sacrificati insieme a molti altri.

L’itinerario n.2 e l’itinerario n.4 partono dalla Piazza Matteotti di Sogliano. Qui si ammira la pregevole Fontana delle Farfalle, opera ideata dall’artista Tonino Guerra e inaugurata in presenza dell’autore nel 2003. È divenuta uno dei simboli di Sogliano; rappresenta un grido contro l’orrore della guerra e un canto alla vita. In una vasca circolare di marmo nero è adagiata una farfalla in mosaico, sopra la quale si intrecciano getti d’acqua. “Sopra un tappeto, arrivato in Romagna dal deserto africano, alcune farfalle vogliono staccarsi e prendere il volo” - Tonino Guerra.

Il Lavatoio di Montepetra si incontra percorrendo l’itinerario n. 10, in un punto in cui il sentiero lascia la strada per volgere verso Montepetra alta.

Può essere considerato un “luogo della memoria”, punto di ritrovo d’altri tempi. Oltre ad essere opere indispensabili per la vita delle generazioni che ci hanno preceduto, i lavatoi erano infatti anche luoghi di socializzazione, di scambio di notizie e di chiacchiere.

Il Lavatoio di Montepetra è stato restaurato nel 2006. Attualmente, grazie anche alla piccola area di sosta adiacente, costituisce un punto di richiamo per i cicloturisti in cerca di ristoro e di suggestivi scenari naturalistici.

Il Ponte Romanico si raggiunge percorrendo l’itinerario n.13 o l’itinerario n.14. Di epoca medievale (costruito probabilmente attorno al 1000 d.C.) è realizzato in pietra concia, con arco a tutto sesto. E’ stato restaurato intorno al 1750 e poi ancora nel 2005. Era l’antico punto di collegamento tra le alte terre di Romagna ed il Montefeltro; era utilizzato anche per il contrabbando di polvere da sparo, mistrà (anice) e tabacco. Accanto al ponte si trovano ancora i ruderi dell’antico Mulino Tornani, costruito in arenaria locale. Il Ponte Romanico rappresenta uno dei punti più affascinanti del territorio soglianese ed è luogo ideale per una sosta. Qui il fiume conserva angoli di rara bellezza, caratterizzati dalla presenza di salti e cascatelle e delle cosiddette “Marmitte dei Giganti”, suggestive gole formatesi nel corso dei secoli per l’azione abrasiva dei                                                                                     ciottoli. In estate è possibile fare il bagno.